Cleveland Indians: lanciati in testa alla AL Central

I campioni in carica della American League avevano iniziato la stagione con il freno tirato, anche se l’aumento di quasi 30 milioni del payroll non indicava certo un ridimensionamento.

Articolo a cura di PlayitUSA

La perdita del DH Mike Napoli era stata coperta con la firma di un triennale da 60 milioni con Edwin Encarnación il quale è ora il miglior Indian per HR (17) anche se la sua media battuta, come sempre è mediocre (.265).
Erano stati firmati anche il free agent Boone Logan (annuale da 6,5mln) per avere un secondo mancino nel bullpen, e l’esterno Austin Jackson (annuale da 1,5mln) al posto di Rajaj Davis. Per il resto il team era rimasto invariato, e quindi le aspettative erano elevate.

Il fatto che i Twins siano stati in testa per quasi 2 mesi, se da un lato stupiva, da un altro denotava che non solo gli Indians stavano andando male, ma tutte le squadre della Central arrancavano, dato che Royals e Tigers erano attese per un campionato di vertice.

A Cleveland è bastata una serie di 6 partite vinte consecutivamente (non le 14 fatte lo scorso anno) per riportarsi in testa: 6 incontri in cui hanno segnato in media oltre 9 punti a partita, e subito circa 2 punti! Ora che la streak è interrotta, si trovano a 37-32 (anche se in casa hanno un record negativo di 15-17), una partita e mezza di vantaggio sui Twins, unica altra squadra sopra il 50%.

Tutto sembra dunque deporre per una vittoria di Division, dato che gli avversari pericolosi sono molto indietro e che la squadra pare ritornata sulle performance del 2016.

Sul monte di lancio si riscontrano i problemi maggiori: la rotazione ha una media ERA vicina al 4, con Salazar, Tomlin e Bauer tutti sopra il 5. Il primo si è pure infortunato nuovamente (infiammazione alla spalla destra) e vedremo come rientrerà.

A tirare la carretta, oltre all’ottimo Carrasco (7 vittorie e 3.21 di ERA) ed al sorprendente Clevinger, che doveva essere il rilievo lungo come nella scorsa stagione, c’è il solito Corey Kluber, con 6 vittorie ed un’ERA di 3.58. Kluber sta viaggiando ad una media di 11 K per nove inning, ed ha messo a segno il suo millesimo K in carriera nella serie contro i Dodgers.

Il bullpen, al contrario, è il migliore della Lega, con Allen e Miller con rispettivamente 15 salvezze e 15 hold, anche se il secondo ha un WHIP di 0.76, quasi la metà di quello di Allen!

Oltre alle conferme di McAllister, Otero e Shaw, ci sono gli ottimi inserimenti di Logan e Goody, lo scorso anno agli Yankees, che ha la miglior ERA della squadra a 1.29 in 28 IP.

Sul piano offensivo, detto di Encarnación, che ha battuto la sua 1500° valida contro Baltimore il 19 giugno, il secondo per HR è sorprendentemente ma non troppo lo shortstop Lindor, che anche lo scorso anno aveva dimostrato di essere un 5 tool player.

Ottima stagione anche per Jose Ramirez, Lonnie Chisenhall e Michael Brantley, al rientro da un 2016 passato interamente in DL, ma anche quest’anno il suo giretto in lista infortunati lo sta facendo, per un problema alla caviglia destra.

Carlos Santana, come ogni anno batte di potenza (9 HR) ma con average orribile (.226), mentre la sorpresa è venuta dal rookie Bradley Zimmer, che ha esordito il 16 maggio, con 3K subiti, ma già il giorno successivo ha battuto un doppio ed un HR ed ora, dopo 85 AB, ha una media di .294 con 4 HR e 6 SB, giocando stabilmente in esterno centro per gli infortuni di ben 3 esterni, oltre al già citato Brantley sono fuori infatti sia Almonte sia Guyer, ma tutti dovrebbero rientrare prima dell’All Star game.

Nel giorno in cui Joe West ha arbitrato la sua gara numero 5000!, terzo di tutti i tempi a raggiungere questo traguardo, ci sentiamo di pronosticare i ragazzi di Terry Francona come vincitori della Division senza troppi problemi ma con una rotazione da assestare in questi mesi per poter essere competitivi nei playoff.