Pittsburgh Steelers, vincenti ma non del tutto convincenti

Articolo a cura di PlayitUSA

Dopo sette partite i Pittsburgh Steelers hanno un record di tutto rispetto ( 5-2 ), le polemiche per una volta non derivano da questo ma dalle prestazioni della squadra, soprattutto quelle dell’attacco. L’imputato numero uno soprattutto dopo l’orrenda prestazione in casa contro i Jaguars è stato Big Ben Roethlisberger che ha concluso quella partita senza touchdown e 5 intercetti (massimo in carriera), non una colpa interamente a lui imputabile ma frutto di un una prova offensiva di gruppo pessima, la linea ha subito il front seven dei Jaguars che non solo ha limitato il gioco di corsa ma è riuscita a mettere una continua pressione a Roethlisberger che visto le ottime coperture a uomo messe in atto da AJ Buoye e Jalen Ramsey non ha avuto chance di produrre yards ma solo turnovers.

Nell’attacco di Pittsburgh come già detto più di un meccanismo non sta funzionando visto che l’atipico rating di Ben Roethlisberger (82.3) e la media di yards per corsa di LeVeon Bell (4) sono decisamente sotto la media, in parte son imputabili a errori nelle decisioni in game ma l’altra parte è imputabile a una linea offensiva che dopo anni di buonissime prestazioni in grado di aprire buchi per Bell e dare il tempo necessario a Big Ben per estendere la giocata e trovare i suoi ricevitori su tracce profonde in grado di generare le big plays che l’hanno reso un quarterback d’élite. Il migliore nell’attacco di Pittsburgh finora è stato Antonio Brown con oltre 100 yards di media a partita e 3 touchdowns mentre gli altri ricevitori come Bryant, James, Heyward-Bey e Rogers stanno producendo troppo poco e per far ritornare più competitivo l’attacco degli Steelers sarà necessario che anche loro diano un buon contributo in grado di dare a Roethlisberger un alternativa credibile a Brown nel gioco aereo.

Per quanto riguarda la difesa stia performando bene questa stagione e a differenza del passato la 3-4 degli Steelers risulta più efficace contro i passaggi che contro le corse ed è una cosa che storicamente non è successa molte volte nella storia della franchigia della città dell’acciaio. Il middle-linebacker Ryan Shazier dopo la partenza di Lawrence Timmons è diventato il leader della difesa e guida la difesa degli Steelers in ogni categoria tranne i sack dove il rookie TJ Watt, Cameron Heyward e Vince Williams sono tutti a quota 4 e questo testimonia l’ottima pressione che la difesa di Pittsburgh riesce a mettere a quarterback avversari.

Il vantaggio e lo svantaggio della difesa degli Steelers è che essendo una zone blitz si gioca quasi sempre a zona e in certi matchup come contro i Kansas City Chiefs può risultare l’arma vincente, invece contro altre squadre e quarterbacks come i New England Patriots e Brady risulta quasi sempre in punto debole fatale. La zone blitz ideata alla base da Dick LeBeau non si batte solo coi passaggi “tra le zone morte” ma anche con le corse come hanno dimostrato brillantemente i Chicago Bears di John Fox, capaci di battere gli Steelers intrappolando i due middle linebacker nei loro stessi blitz leggendoli in anticipo e così facendo lasciando Jordan Howard libero di arrivare sul secondo livello intoccato, producendo un ottimo ammontare di yards. Avendo scelto Shazier e Williams, entrambi linebacker mobili, è più difficile rispetto il passato quando c’erano Timmons e Foote stoppare le corse e distruggere i blocchi della linea offensiva e questa sarà una cosa in cui il front office dovrà lavorare in offseason per migliorarla.

La AFC North è ormai salda nelle loro mani non essendoci una squadra in grado di poter competere con loro ma una volta ai playoffs gli Steelers se vorranno a avere un chance di vincere il Vince Lombardi Trophy dovranno per forza limitare i turnovers visto che si sa che ai playoffs il rateo delle palle perse fa tutta la differenza del mondo tra chi avanza e chi viene eliminato.