Troppo Brady per i Titans: vittoria Patriots ed ennesimo AFC Championship Game

Drammi su drammi, litigi, meeting con giornalisti per chiarire e smentire, ma alla fine ciò che conta davvero rimane pressoché immutato: nonostante tutto “l’encomiabile” lavoro della stampa che in queste ultime settimane ha accostato i Patriots a tutto meno che il campo, il risultato non cambia e pure quest’anno i Patriots si giocheranno l’AFC Championship Game, diventato oramai una mera formalità per questa dinastia. Per arrivare all’obiettivo “minimo”, i Pats hanno battuto 35 a 14 dei Tennessee Titans che francamente devono essere contenti di essere arrivati fino a questo punto: vediamo immediatamente cos’è successo.

Articolo a cura di PlayitUSA

Eppure per Tennessee la partita sembrava anche essere cominciata bene!

Il primo drive dei Patriots è durato solamente sei giocate, in quanto il pallone lanciato verso Cooks su 3&6 è finito decisamente corto: punt e palla a Tennessee dunque, che non riesce però a fare di meglio, in quanto dopo aver preso un primo down con il rookie Corey Davis -non sarà l’ultima volta che lo menzionerò-, su 3&long Mariota è stato atterrato da Deatrich Wise per il primo sack della giornata per New England. Per tenere un po’ alto il livello di drama, nel successivo drive Brady spara nuovamente a salve mancando un liberissimo Gronk su terzo down, lanciando clamorosamente basso quello che sarebbe stato il pallone del primo down in piena zona field goal: punt e palla a Tennessee sulla linea delle proprie 5 yards. In una posizione di campo alquanto complessa, Mariota pesca immediatamente Walker per 36 yards arrivate trascinando per una decina scarsa di yards tre difensori avversari, e dopo un terzo down convertito da un eccellente scramble di Mariota ecco il primo punto di svolta della partita: il forte right tackle Jack Conklin è costretto ad abbandonare la contesa per un infortunio al ginocchio che priverà Tennessee di uno dei propri migliori giocatori. Ah sì, una manciata di giocate dopo, Mariota pesca in end zone il rookie Davis che oltre ad aver clamorosamente bruciato Malcolm Butler è riuscito a ricevere il pallone con una sola mano: non male per uno che è alla seconda partita di playoff della carriera. Titans sette Patriots zero, dunque.

Stufi di perdere tempo, ecco finalmente scendere in campo i Patriots: dopo aver guadagnato un paio di primi down, Brady lancia un elaborato screen pass a Dion Lewis che aiutato dall’ottimo lavoro dei bloccanti riesce ad arrivare fino in end zone per sei punti velocemente annullati in quanto, dopo i vari replay del caso, è stato stabilito che era effettivamente stato atterrato sulle 19 dei Titans, che vedono così il proprio vantaggio preservarsi, anche se un paio di giocate dopo, ecco arrivare l’eroe dell’ultimo Super Bowl, James White, che ricevendo un veloce shovel pass da Brady mette a segno il primo touchdown della propria giornata impattando la partita sul sette pari.
Il successivo drive di Tennessee altro non è che un deprimente three&out, in quanto la ricezione da 13 yards con cui Eric Decker era riuscito a muovere le catene è stata annullata per una penalità di pass interference offensiva che rimette immediatamente la palla in mano ai Patriots che, dopo essersi scrollati di dosso la ruggine accumulata in due settimane di riposo, trovano nuovamente la end zone, nuovamente con James White al quale questa volta non servono passaggi di Brady, ma una efficace e maschia corsa off-tackle da 6 yards: 14 a 7 ed inerzia tutta dalla parte di New England.

Altro drive, altro punt per Tennessee che nonostante le 22 yards immediatamente guadagnate da Decker non riesce a muovere le catene ulteriormente in quanto su 3&7 Mariota connette con il rookie Taylor per sole cinque yards: palla nuovamente a New England, che a questo punto sembra essere totalmente su un altro pianeta rispetto a Tennessee.

Quando è sano Hogan è una garanzia.

Certo, pure la fortuna sembra guardare dalla loro parte, in quanto su 4&5 con lo special team in campo, gli arbitri trasformano magicamente una false start in una neutral zone infraction appannaggio Patriots, che iniziano a macinare yardsfino ad arrivare al terzo touchdown di giornata, questa volta messo a segno da Chris Hogan, che su 3&goal riesce a farsi trovare completamente libero sul retro della end zone, portando così i suoi sopra di ben due possessi.
Disperati ed improvvisamente a rischio di essere tagliati anzitempo dalla contesa, i Titans tentano di sporcare ulteriormente il tabellone e ridurre il distacco con l’ultimo possesso prima della pausa lunga, ma il tentativo di convertire il 4&1 sulle 46 di New England va clamorosamente storto in quanto Henry viene fermato ben prima della linea gialla ed anzi, perde addirittura cinque yards: New England ha così la possibilità di allungare ulteriormente, ma il tentativo da 53 yards di Gostkowski finisce ampiamente a sinistra.
Patriots 21, Titans 7 dunque: per Tennessee la situazione si fa veramente dura…

… anche perché la seconda metà di gioco inizia con un three&out viziato dal sack del rookie Adam Butler su terzo down. New England non si comporta tanto meglio, poiché dopo cinque sole giocate viene costretta al punt da un clamoroso drop di James White, pescato completamente libero nei pressi del primo down da Brady: che sia questo il break che serviva ai Titans? Riusciranno a sfruttare uno dei rarissimi errori dei Patriots?
Neanche per sogno, in quanto il successivo drive di Tennessee inizia con una penalità per false start a Decker e ben due sacks consecutivi a Mariota messi a segno da Jean-Francois e Marquis Flowers e le possibilità di convertire un 3&31 potete immaginare che siano decisamente vicine allo zero.
Provare a dire come mai i Patriots siano così pericolosi sarebbe come provare a mettere nero su bianco tutti gli elementi che rendono Emilia Clarke bellissima, ma ciò che sembra spaventare di più gli avversari è certamente la loro imprevedibilità: a chiudere il drive e la partita ci pensa infatti… Brandon Bolden?! Ebbene sì, dopo non aver giocato nemmeno uno snap offensivo, Belichick schiera lo special teamer nel backfield e prima converte un 3&1, poi guadagna le due yards che portano i Patriots sopra di ben 21 punti. 

Giornata orribile per Mariota: ha subito ben 8 sacks.

Come il drive precedente, Tennessee inizia con una false start e con un sack subito -messo a segno questa volta da Trey Flowers- e si trova costretta al punt pure in questa occasione: sopra di tre possessi e con poco più di un quarto da giocare, che sia forse arrivato il momento di togliere i titolari pensando alla partita della prossima settimana?
Assolutamente no, anzi, con 15 giocate e quasi sette minuti, New England trova il touchdown del 35 a 7 quando Brady riesce a connettere con un Gronkowski accoppiato all’All-Pro Byard: a questo punto affermare che la partita sia finita è assolutamente legittimo.
Resta veramente poco da raccontare, in quanto in rapida successione si avranno due punt, che metteranno così la palla nuovamente in mano a Tennessee che in 16 giocate -convertendo pure due quarti down- riesce a trovare il secondo, inutile, touchdown della giornata sempre con Corey Davis che pure in questo caso brucia un irriconoscibile Malcolm Butler: rimontare 21 punti in meno di due minuti contro New England è impensabile, soprattutto se non si recupera l’onside kick.

Settima finale di conference consecutiva, settima stagione consecutiva con almeno una vittoria ai playoff: parleremo per anni della trade di Garoppolo, del rammarico di Belichick, dell’invidia di Brady etc., ma forse faremmo meglio a concentrarci su una squadra che ha costruito sulla consistenza la propria dinastia, rendendo quasi noioso e banale il concetto di vittoria. Vi giuro, andare in postseason e vincere non dovrebbe essere così facile: chiedere agli altri 31 team per maggiori informazioni.
Partita impressionante quella del rancoroso Brady, che ha completato 35 dei 53 lanci tentati per 337 yards e tre touchdown: il voto PFF più alto della giornata va però a Gronk, che guadagnandosi un ottimo 88.7 porta a casa pure questa volta il pallone della partita.