RAD1- Who Can It Be Now

Nuovo videoclip della band supportata DC Shoes, i Rad1 !!

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Perchè la scelta di questo brano?

Nel 1981 i Man at Work, artisti australiani al pari di AC/DC, Bee Gees, INXS, Kylie Minogue, Wolfmothers ma soprattutto John Farnham (che io adoro…), produssero questo pezzo (scritto in realtà nell’80) che colpiva per un sacco di ragioni:

1. l’uso del sax come elemento accattivante del ritornello (che noi abbiamo puntualmente TOLTO perchè siamo tamarri…)

2. l’incredibile bruttezza del cantante che dal Nebraska poteva guardare sia l’oceano pacifico che quello atlantico senza girare la testa ma che nonostante questo era primo nelle classifiche di tutto il mondo (Ebbene si… tra i 70 e gli 80 era fattibile perchè la De Filippi non aveva ancora l’età per fare televisione…)

3. lo scandalo scoppiato per un particolare che già anni prima aveva giocato a favore dei Beatles e di qualcun’altro: il ritornello “Who can it be now” suonato al contrario diventava “All I need is Satan”. Quindi si può dire che i Man at Work abbiano anticipato di pochi mesi quel pacifista messaggio apostolico che gli Slayer avrebbero fatto loro da lì a poco. Se ne evince che gli Slayer hanno senza dubbio plagiato i Man at Work. (Ah, ah, ah…)

dc

Detto questo, lasciandovi in spasmodica attesa del nostro video, vi posto il brano originale di ben 33 anni fa (gli anni di Cristo), facendovi notare che il numero 33 se letto con la testa girata verso sinistra cela l’immagine sacrilega di due paia di tette e facendovi anche osservare che nel pieno rispetto delle parità dei diritti lo stesso numero letto nella stessa posizione celerebbe anche l’immagine di ben quattro natiche.

Giusto per svelarvi un altro segreto esoterico intorno alla band dei RAD1: se salite sul monte Sinai nella notte tra il 24 e il 25 di dicembre e urlate a squarciagola “RAD1” per mille volte a torso nudo in direzione di Betlemme… incredibile… avrete un sensibile abbassamento di voce.

Provare per credere.