Vicio (Subsonica)

DC è lieta di supportare Vicio, bassista dei Subsonica e artista di comprovato talento conosciuto in tutta Italia. Abbiamo oggi il piacere di presentarvelo con una intervista esclusiva rilasciata per CaliforniaSport.info!

Hai voglia di raccontarci le “origini” dei Subsonica e la
nascita di quella che è oggi una delle band italiane più amate? 
Le origini dei Subsonica..uhm….un incontro fra Max e Samuel nel
lontano 1996, tra le nebbie alcoliche e non dei Murazzi, in particolare dello
storico locale Giancarlo. Dopo poco si unisce anche Boosta –compagno fisso
di Samuel in tutte le sue esperienze musicali- et voilà: nasce il nucleo
compositivo dei Subs. Si unisce la miglior sezione ritmica in circolazione a
quel tempo, Ninja/Pierfunk, si fa un disco con la Mescal e si inizia la trafila
dei concerti in qualsiasi buco possibile.
Poi? La collaborazione con Antonella Ruggiero e il successo di Per un’ora
d’amore, gli MTV Day, Microchip Emozionale e il primo disco di platino.
Ah, nel frattempo (1999), arrivo io a sostituire Pier che molla la barca…di
lì in avanti è un’escalation di avvenimenti. Sanremo 2000
e quello che forse ci fa conoscere al grande pubblico e ci apre le porte ai
concerti da grandi numeri, come la doppia data al Forum di Assago e molte altre.
Il segreto? Farsi il mazzo a suonare il più possibile e non mollare mai
l’osso – la caparbietà e l’integrità artistica
sono sempre state alla base del modus operandi subsonico.

Quale è il tuo ruolo nella composizione dei brani dei Subsonica?
Quando si tratta di comporre un disco, qualsiasi regola salta. Diciamo che il
primo input arriva quasi sempre da Max, Samuel o Boosta, dopo di che si passa
a trovarci tutti assieme in studio e a rimescolare le carte, ognuno mettendo
del suo (o quasi..). Il mio ruolo, essendo il bassista, è quello sì
di fornire linee di basso ricche di groove e movimento, ma anche di essere decisivo
in certe scelte armoniche o –come si dice in gergo- aperture. Spesso le
linee di basso sono già complete in composizione, quindi mi tocca solo
risuonarle, altre volte invece sono da costruire da zero e lì viene il
divertimento! Ma lo stress è sempre alto: può capitare che volino
per lo studio registratori, aste e robe varie…e puntualmente, quando si
registra un album, uno di noi molla il gruppo….per ritornare qualche giorno
dopo, ovvio 😉

La cosa più bella e quella più dura nel trascorrere
tanto tempo in tour?

A casa mi sono costruito un home studio, completo da cima a fondo e sto iniziando
ad occuparmi di produzioni artistiche di varie band e progetti. Un campo entusiasmante,
dove sei responsabile della crescita di un brano (o di un album) in tutti i
suoi step – dall’arrangiamento alla cura di ogni singolo suono…
il tutto vivendo a stretto contatto con l’artista che stai “producendo”:
un risvolto di questo lavoro che spesso ti fa diventare psicologo, amico, vittima
e carnefice!
Bello, però, poter vivere la musica a 360° e non solo dal punto di
vista di un unico strumento…mi rendo conto che anche il mio modo di suonare
il basso è migliorato decisamente, riuscendo a ragionare più da
arrangiatore che da strumentista.

Partecipi anche ad altri progetti musicali oltre che suonare nei Subsonica?
Qualcuna di queste produzioni la potete ascoltare su: www.myspace.com/bassvicio