Guida alla dodicesima settimana di NFL

Dato che una parte consistente delle partite in programma verrà giocata giovedì per il Thanksgiving Football, la guida di questa settimana esce un giorno prima: non potevo assolutamente permettermi di non prepararvi pure per i tre anticipi del giovedì.
Dopo l’ennesima settimana ricolma di controversie -sia in campo che fuori- questi tre scontri ci danno, se non altro, la possibilità di parlare di football per qualche giorno in più: francamente di sentire quello là proporre maxi squalifiche a Marshawn Lynch poiché si è alzato per l’inno messicano dopo essere stato seduto per quello della sua patria già non ne posso più, perciò partiamo immediatamente con la preview di football giocato.

Articolo a cura di PlayitUSA

Le partite più interessanti

Minnesota Vikings @ Detroit Lions, giovedì ore 18.30
Si parte immediatamente con il botto questa settimana!
Non esagererei sicuramente dicendo che questo scontro rappresenta l’ultima opportunità per Detroit di rimanere in corsa per il titolo divisionale, in quanto un’eventuale sconfitta li spedirebbe ben tre partite dietro Minnesota e con cinque sole rimanenti la difficoltà della rimonta aumenta esponenzialmente: in caso di vittoria Detroit si garantirebbe il vantaggio se queste due squadre finissero la stagione con lo stesso record, in quanto nella quarta settimana di campionato i Lions erano usciti vincenti dall’U.S. Bank Stadium con il punteggio di 14-7. Fermare Minnesota adesso sembra proprio essere un’impresa, poiché oltre ad una difesa notoriamente arcigna e competente, i Vikings stanno esprimendo una brillantezza offensiva che non può lasciarci indifferenti: il duo di runningback McKinnon-Murray sta imponendo il proprio volere contro chiunque nelle ultime giornate -Detroit ha concesso 12 rushing TDs- e l’asse Keenum-Thielen sembra riuscire a garantire una o due big plays a partita fondamentali per mettere a segno punti, ma soprattutto ciò che più sorprende è la consistenza con cui Minnesota riesce a tenere in vita i drive, in quanto il loro 45.6% di terzi down convertiti è il quarto miglior dato della lega. Prevedere chi uscirà vincitore da questo scontro non è mia competenza -si è abbondantemente capito che prevedere risultati non è il mio forte- ma probabilmente giovedì sera avremo modo di rendere più interessante la nostra cena con una delle migliori partite della settimana.

Buffalo Bills @ Kansas City Chiefs, domenica ore 19.00

Difficile commentare seriamente tutto ciò…

Non vi sto certamente per presentare la partita più bella, anzi, ma il titolo di questo paragrafo recita “le partite più interessanti”: probabilmente per il momento che stanno vivendo le compagini che ne prenderanno parte, nessun incontro sarà più interessante di Bills-Chiefs.
Erano state fra le più belle sorprese d’inizio stagione: Buffalo recitava sempre la parte dell’instancabile underdog che si piega ma non si spezza continuando a vincere partite in cui entravano da sfavoriti mentre Kansas City era impegnata a spazzare via qualsiasi difesa avversaria a suon di big plays… bei tempi -avere Kareem Hunt al fantasy football in quei giorni era particolarmente bello- che sembrano essere lontani lustri. La settimana scorsa abbiamo abbondantemente parlato dell’assurdità della questione Taylor e forse sarò costretto ad approfondire il discorso pure questa settimana, poiché il ritorno del buon Tyrod nella formazione titolare amplifica ulteriormente le nostre perplessità sulla mossa fatta da McDermott la scorsa settimana. L’emblema dell’implosione Chiefs non è tanto l’umiliante sconfitta contro i Giants, di upset questa stagione ce ne sta regalando veramente tanti, ma l’imbarazzante intercetto lanciato da Travis Kelce: quell’azione incapsula la filosofia offensiva dei Chiefs che dopo un avvio di stagione folle stanno rivedendo demoni del loro passato, un passato fatto di punt e partite vinte con meno di 20 punti segnati in cui l’attacco oltre a qualche sporadica big play non riusciva a trovare la consistenza necessaria per sostenere drive lunghi e fruttuosi.
La vittoria è d’obbligo per entrambe le squadre, anche se forse KC si trova più con le spalle al muro in quanto la testa della division è per ora al sicuro per l’inettitudine di Oakland e Denver e soprattutto per la sfortuna dei Chargers.

New Orleans Saints @ Los Angeles Rams, domenica ore 22.25
Saints e Rams in questa colonna, che novità…
Cari lettori, cosa posso farci se al momento la NFC è la conference più divertente e competitiva e se apparentemente ogni settimana New Orleans e L.A. giocano contro una diretta avversaria per i playoff? Niente, se non parlarne sempre di più.
La striscia vincente dei Saints sembrava destinata a concludersi contro Washington, specialmente dopo che a meno di sei minuti dalla fine Brees e compagni dovevano recuperare 15 punti, ma a quanto pare questo è proprio il loro anno, poiché rimonte del genere portano in seno un significato particolare: avere Drew Brees under center ed il duo di runningback Kamara-Ingram certamente aiuta, ma la tenuta mentale di tutta la squadra non può che impressionarci. Si potrà dire altrettanto dei Rams, specialmente dopo la pesante sconfitta patita contro Minnesota? Capire come una squadra così giovane tenti di voltare pagina dopo una domenica del genere sarà estremamente interessante anche se, purtroppo per loro, New Orleans non è l’avversaria ideale in momenti del genere, poiché da due mesi a questa parte tenere il passo imposto dall’attacco della squadra di coach Payton sembra decisamente difficile: New Orleans per la nona di fila, Los Angeles per capire definitivamente se appartengano o no alla élite della NFC.
Must watch.

I protagonisti

Paxton Lynch
Pensare che Denver solo una ventina di mesi fa fosse sul tetto del mondo riesce veramente difficile al momento: dopo la mancata qualificazione ai playoff dello scorso anno -in cui comunque il record fu un dignitoso 9-7- la situazione in casa Broncos è completamente degenerata e dopo sei sconfitte consecutive e due quarterback lasciati in panchina, ecco finalmente il momento di Paxton Lynch!
Viene legittimo chiedersi, però, se Lynch sia effettivamente pronto o se questa sia solo l’ennesima mossa dettata dalla disperazione e dalla volontà di averle provate tutte per raddrizzare una stagione totalmente da buttare -vittoria contro i Cowboys esclusa-: selezionato al primo giro nel draft post Super Bowl, a Lynch è stata data ogni occasione immaginabile per prendere il controllo della squadra, ed il fatto che il suo momento sia proprio ora non può che inquietarci, in quanto se il quarterback del futuro viene usato come cura contro la disperazione, c’è di che preoccuparsi.
L’esordio, sulla carta, non poteva capitare contro una squadra migliore, poiché Oakland quest’anno è stata ripetutamente umiliata dagli attacchi avversari e dopo undici settimane di gioco deve ancora mettere a segno un intercetto: una vittoria sarebbe fondamentale per il morale della squadra, ma attenzione, che di giovani quarterback inseriti nel momento sbagliato della stagione se ne sono visti veramente tanti e si sa, raramente si riesce a ritrovare la retta via dopo un inizio di carriera traumatico… chiedere a Cleveland per conferme!

Calais Campbell

Voglia di vendetta per Calais Campbell?

Lo scontro fra Jaguars e Cardinals non è fra i più interessanti della settimana, ma per fortuna nostra esiste la free agency a farcire partite del genere di drama poiché tutti i riflettori saranno puntati su Calais Campbell, lasciato andare dai Cardinals principalmente per l’età troppo avanzata: dare 15 milioni a stagione ad un giocatore che ha già passato la soglia dei trenta è visto da molti GM come un rischio troppo grosso da correre.
L’inizio di stagione del mastodontico defensive end è stato prodigioso a dir poco, in quanto mettere a segno quattro sacks nel proprio esordio con la nuova casacca è sicuramente un buon modo per presentarsi e sebbene nelle ultime settimane la media di placcaggi al quarterback avversario sia sensibilmente diminuita -“solo” un sack e mezzo nelle ultime tre uscite- l’occasione di compilare un’altra partita multi-sacks è troppo ghiotta: la linea d’attacco di Arizona è tutto fuorché fenomenale, poiché ha concesso 28 sacks in 10 partite -decimo peggior dato della lega- e se a ciò uniamo le motivazioni extra che solo l’incrocio contro la squadra che non ha creduto fino in fondo a te può dare, prevedere una partita mostruosa inizia ad avere senso.

Vernon Davis
La risurrezione di Vernon Davis è una fra le migliori storie che questa stagione possa offrirci: dopo gli ultimi deludenti anni a San Francisco e la breve parentesi a Denver, da quando l’atletico tight end è entrato nelle fila dei Redskins sembra essere tornato a produrre come se fossimo nel 2013, touchdown a parte.
Incrociarsi con i Giants al momento significa gloria per un tight end, in quanto fino al successo contro Kansas City hanno sempre concesso almeno un touchdown al tight end di turno -Kelce ha comunque accumulato la bellezza di 109 yards- dimostrandosi totalmente incapaci di fermarli soprattutto una volta che questi hanno completato la ricezione: le yards after catch sono la specialità della casa quando si parla di Vernon Davis che al momento sta tenendo un’impressionante media di 16.0 yards per ricezione, dimostrandoci così che quelle gambe di fermarsi non ne hanno proprio intenzione. Considerando la moria offensiva di Washington, che a quanto pare non riesce a finire una partita senza che uno dei loro giocatori offensivi più importanti concluda la stagione per infortunio, Davis potrebbe veramente avere successo contro questi Giants.

Uno spunto per le altre partite della giornata

Los Angeles Chargers @ Dallas Cowboys, giovedì ore 22.30
Partita veramente difficile da prevedere, poiché quanto mostrato da Dallas nelle ultime due settimane non può che inquietarci e si sa, vincere contro Los Angels non è mai impresa facile. Se Keenan Allen riuscirà a dare continuità a quanto mostrato contro Buffalo, le possibilità di vittoria dei Chargers aumentano esponenzialmente: probabilmente tornerà il tackle Tyron Smith, ma non sarà suo compito fermare l’attacco dei Chargers. C’è il potenziale per una bellissima partita.

New York Giants @ Washington Redskins, venerdì ore 02.30
Dunque adesso la stagione di New York come per magia ha ricominciato ad aver senso? Difficile dirlo.
Washington non può permettersi di perdere ulteriori partite se vuole ancora credere ai playoff, e francamente dopo la sfortuna delle ultime due settimane, i Redskins meriterebbero di vincere.

Tennessee Titans @ Indianapolis Colts, domenica ore 19.00
Tennessee continua a non convincere e di partite contro avversarie del calibro di Indianapolis quest’anno ne ha vinte veramente tante: i Colts dal canto loro stanno dimostrando per lo meno che la voglia di combattere ancora non manca e che per almeno tre quarti riescono a giocarsela quasi contro tutti.
Il problema è che una partita NFL dura 60 minuti e per perderla ne possono bastare solamente un paio: chiedere a Washington per maggiori informazioni.

Cleveland Browns @ Cincinnati Bengals, domenica ore 19.00
Vincendo questa partita Cincinnati si troverebbe magicamente in corsa per i playoff e… onestamente non me la sento di aggiungere altro: viva la competizione della AFC!

Tampa Bay Buccaneers @ Atlanta Falcons, domenica ore 19.00
Atlanta sembra finalmente aver preso coscienza dei propri mezzi ed ha finalmente ricominciato a produrre numeri offensivi simili a quelli della passata stagione e la secondaria dei Bucs è una fra le peggiori della lega: certo, Tampa Bay sta vivendo il periodo più felice dell’anno grazie a due vittorie di fila, però vedere la squadra guidata da Fitzpatrick uscire vincente dal campo dei Falcons sembra impossibile.

Miami Dolphins @ New England Patriots, domenica ore 19.00

Esistono modi per fermare TB12?

Con Moore in campo i Dolphins sono clamorosamente più competitivi, ma per fermare la corsa di questi Patriots ci vorrà ben altro: attenzione che New England ha ricominciato a correre e non ha intenzione di guardarsi alle spalle.
La vera domanda è una: quanti touchdown lancerà questa volta Tom Brady?

Chicago Bears @ Philadelphia Eagles, domenica ore 19.00
Il pronostico è tutto dalla parte degli Eagles, ma Chicago sa essere ostica come pochi altri nella lega: Wentz domenica contro Dallas non ha convinto del tutto, quindi una partita più brillante contro i Bears potrebbe rilanciarlo nella corsa MVP, al momento saldamente in mano a Brady.

Carolina Panthers @ New York Jets, domenica ore 19.00
Quante volte è successo quest’anno che proprio nel momento in cui sembravano pronti a prendere il volo i Panthers sono stati riportati alla realtà da una prestazione orribile?
Ecco, domenica contro i Jets i favoriti sono chiaramente loro, ma questa è la classica partita trappola che ha finora tanto tormentato i ragazzi di coach Rivera.

Seattle Seahawks @ San Francisco 49ers, domenica ore 22.05
È chiaro che segnare contro Seattle adesso non sarà più impossibile; è ancora più chiaro che le speranze playoff degli ‘Hawks passano solo ed esclusivamente dall’eccellenza di Russell Wilson: probabilmente vedremo punti, e per quanto il risultato finale possa apparire scontato, aspetterei a tagliare fuori i ‘Niners.

Jacksonville Jaguars @ Arizona Cardinals, domenica ore 22.25
Blaine Gabbert contro la squadra che lo scelse nel draft del 2011? Intrigante.
Blaine Gabbert contro la difesa di Jacksonville? Ahia.

Denver Broncos @ Oakland Raiders, domenica ore 22.25
L’anno scorso questa sarebbe stata una delle migliori partite che la stagione potesse offrirci, ora è probabilmente fra le più tristi della giornata. Tanta curiosità per Lynch che, teoricamente, dopo quasi due anni di apprendistato qualcosa dell’attacco di Denver dovrebbe averci capito. Attenzione, che se Oakland dovesse riuscire a vincere rientrerebbe prepotentemente in corsa per i playoff.

Green Bay Packers @ Pittsburgh Steelers, lunedì ore 02.30
Poteva essere una delle partite più belle dell’anno ed invece… ed invece Brett Hundley in trasferta all’Heinz Field dopo essere stato tenuto a bocca asciutta a Lambeau dai Ravens: evviva la qualità dei Sunday Night Football.

Houston Texans @ Baltimore Ravens, martedì ore 02.30
Partita estremamente importante per Baltimore, che per un motivo o per l’altro si trova attualmente al sesto posto della AFC, posto che varrebbe la wild card: la difesa dei Ravens potrebbe far trascorrere una serata da incubo a Tom Savage e compagni, però l’attacco dovrà migliorare sensibilmente il livello delle proprie giocate.
Baltimore ha vinto le ultime nove partite giocate in casa in prima serata, portare la serie a dieci sarebbe di capitale importanza per la squadra di Harbaugh.