Crosby forza 400, ma che intasamento nella Metropolitan

C’è voluto un mese tra il gol numero 399 e il 400 ma alla fine Sidney Crosby ha raggiunto l’ambito traguardo e lo ha fatto con una vittoria contro i St.Louis Blues, giusto per festeggiare interamente con i suoi pinguini.

Articolo a cura di PlayitUSA

I maligni davano Crosby in declino e i Penguins addirittura in dubbio per la postseason, loro che arrivano da una doppietta Stanley Cup. Invece, come spesso è successo nell’era Sullivan per Pittsburgh arrivano le accelerazioni improvvise, quelle capitate nelle ultime stagioni, quando da marzo in poi arrivavano carichi a mille.

Attualmente i Penguins, che hanno recentemente omaggiato Fleury nella gara contro Las Vegas, sono a quattro punti dagli arci rivali dei Capitals (con due partite in più) e come ogni anno lasciano sfogare Ovechkin e soci per poi rovinare i sogni capitolini nei playoff.

A sorprendere nella Metropolitan sono i cuginetti dei Penguins, quei Philadelphia Flyers ora terza forza nella Division e che sull’onda dell’entusiasmo del Superbowl e del trionfo degli Eagles vorrebbe regalare alla città di Rocky Balboa una clamorosa doppietta.

Il merito dei Flyers è quello di avere un trio prolifico come gli eterni Giroux e Voracek a quota 64 punti in 57 partite e aggiungere a loro un Sean Couturier che sigla 1 punto a partita (57 su 56 gare).

Chi purtroppo delude le aspettative è la Grande Mela. I Rangers hanno imboccato una clamorosa stagione no e da ambienti Blueshirts si narra che alcune facce familiari potrebbero essere ai saluti, con Rick Nash e capitan Ryan McDonagh indiziati per qualche trade.

Un punto sopra i Rangers arrivano i cugini degli Islanders alla disperata ricerca di dar un segnale a John Tavares, prossimo ad essere free agent, che il progetto degli Isles è serio e ambizioso. Purtroppo nell’hockey il principale fattore di una squadra vincente è il portiere e ne Halak e ne Greiss stanno avendo un rendimento decente e la mancanza di valide alternative sul mercato non lascia spazio a grandi sogni, seppur un tentativo di trade “fantasiosa” potrebbe portare un tentativo per arrivare a MrazekRaanta o Bernier.

A pari punti con gli Islanders ecco i Columbus Blue Jackets, sorprendenti ad inizio stagione e calati col passar del tempo. Jack Johnson ha chiesto la cessione e, nel caso avvenisse, si punterebbe ad avere un giocatore quanto meno prolifico sotto porta visto che la squadra di Tortorella segna pochissimo e che ha nel leader dei gol Josh Anderson a quota 17 reti in 53 partite.

Se son pochi 17 gol non traggano in inganno i soli 19 gol del già citato Sidney Crosby, in calo dopo i 36 del 2015 e i 44 della scorsa stagione, ma che gioca insieme a due come Kessel e Malkin che anche quest’anno sono tra i più prolifici della lega, con 24 e 30 gol, trio che reti a parte sono a quota 65 punti stagionali per Phil The Thrill, 63 per Geno e 62 per il Bimbo de Oro con il numero 87.

Malkin a quota 30 reti insegue il leader dei gol che nessuno può esser se non Alex “Bestia” Ovechkin, uno che di Maurice Rocket Richard Trophy (il trofeo per il cannoniere) ne ha già messi 6 in bacheca e che punta al settimo, con buona pace del Crosby (sta ovunque) detentore del titolo.

A 26 gare dalla fine della regular season la Metropolitan non ha ancora ben chiaro quale ulteriore colpo di scena infiammerà la volata finale perché tra i 59 punti dei Rangers ultimi e i 70 dei Capitals primi ballano appena 11 punti, tenendo d’occhio la volata wild card che oggi prevedrebbe gli Hurricanes (sottotono dopo gli innesti estivi di Darling, Williams, Kruger e van Riemsdyk) e i Devils che si preparano a ritirare la storica maglia di Patrick Elias, con Taylor Hall degno erede del numero #26.