Andrea Di Pietro in DC Surf

DC Italy è lieta di dare il benvenuto ad Andrea di Pietro nel team surf. Riponiamo grandi speranze in questa giovane promessa originaria della costa Est ma già nota in tutta la scena italiana.

Nick name Marrakesh
Età 24
Data di Nascita 20/05/1985
Stance Regular
Sponsor DC, Analog, Dragon, Twins Bros, Body Glove e Surfing
Shop.
Home page www.myspace.com/dipietroandrea
Trick Preferito Aerial double grab.

Quale è il tuo primo ricordo legato al surf? Facevo
a gara con gli amici per chi arrivava più vicino a riva con un’onda
e ci divertivamo un sacco.

A quanti anni hai iniziato con il surf e cosa ti è piaciuto
di questo sport?
Ho iniziato a 14 anni, mi sentivo molto felice di
stare in mare faticando tra le onde e la corrente ma, soprattutto, provavo tantissima
gioia quando stavo in piedi sulla tavola.

Miglior Risultato agonistico di sempre? Primo alla finale
del Campionato Costa Est 2008 a Riccione.

Cosa è importante per migliorare nel surf? Andare sempre
in mare in qualsiasi condizione appena se ne ha la possibilità; anche
quando le onde fanno schifo, è freddo e ho solo un’ora libera io
mi butto in acqua lo stesso…

Qualche parola sul team di cui fai parte e sul tuo team manager. E’
una grande squadra composta da diversi tipi di surfers ben sparpagliati sul
territorio nazionale; sono fiero di esserci dentro e rappresentare la costa
est insieme a Bix. Il Bonfo è un grande team manager e sicuramente è
una delle colonne portanti della storia del surf in Italia.

Spot Preferito? In Italia Piscinas in Sardegna, all’
estero Canggu a Bali.

Quanta importanza dai all’immagine? Abbastanza…. Mi
piace vedere le mie foto che appaiono sui siti web e sui magazine anche se non
mi piace essere al centro dell’ attenzione.

Come ti vedi da qui a dieci anni? Più robusto, sempre
in giro per il mondo e spero più potente sulle onde.

Altri sport praticati? Quando ero piccolo giocavo a basket
e a tennis; ora giro un po col Longskate e pedalo in bicicletta.

Che Genere Musicale ascolti? Un po’ tutti ma non ne
ascolto troppa…

Film preferito? Dogtown and the Z-boys.

L’evento dei tuoi sogni? Una grande giornata in cui 50 atleti
precedentemente selezionati si esibiscono in un best trick contest in uno spot
dove si trovano spesso belle onde e il pubblico si può godere lo spettacolo
da una grossa tribuna in spiaggia.

Italia ed il surf, federazioni, campionati … come vedi la situazione?
La situazione non è per niente buona; dovrebbero trovare un accordo e
formare una unica federazione ben composta in modo da organizzare bene il campionato
italiano e i vari campionati regionali. Si sono verificati già troppi
errori in Italia…

Ti piacciono le gare che si organizzano in Italia? Sì.
Le gare negli ultimi anni sono sia aumentate di numero che migliorate nell’
organizzazione; anche se, con l’interesse che circola dietro a ogni evento,
gli organizzatori dovrebbero supportare meglio gli atleti ed i giudici e coinvolgere
di più il pubblico.

Una cosa che non sopporti della scena italiana? Alcune persone
che lavorano nell’ ambiente surf senza avere un’idea di come ci
si comporti in acqua e nella vita quotidiana.

Il tuo sogno nel surf? Avere una media di 3 giorni di surf
alla settimana qui in Romagna.

Il più bell’evento a cui hai mai partecipato? Saab-Salomon
Invitational 2004 a Forte Dei Marmi.

Dai un consiglio agli organizzatori di gare… Studiate
bene le previsioni prima di chiamare le gare e sfamate bene gli atleti in gara.

Dai un consiglio ai tuoi sponsor… organizzate più
photoshooting e ritrovi tra i team riders in modo da aiutarsi e confrontarsi
a vicenda e raccogliere più materiale possibile.

Dai un consiglio ad un ragazzo che sogna di diventare pro…
Andare sempre in mare in qualsiasi condizione, provare tante tavole differenti
e surfare insieme a gente più brava di te.

Dai un consiglio a te stesso … Devo spingere più
forte con le gambe.

Meglio fare gare, foto, video o i “cazzi tuoi”?
Meglio fare foto e video contemporaneamente sia per avere materiale per gli
sponsor sia per capire gli errori commessi, poi sono anche ricordi che rimangono
impressi nel tempo.

Il tuo eroe nel surf? Tutti quelli che riescono a vivere bene
e guadagnare surfando solamente e senza fare gare.

La cosa che ti ha fatto incazzare di più al mondo? Non
mi incazzo mai, però forse la peggiore è stata quando avevo 16
anni e un uomo antipatico mi è entrato, con il suo long, dentro alla
mia tavola nuova di pacca pagata tanti soldi.

Hai un motto? Un’ onda al giorno toglie il medico di
torno…

Prossimi programmi? Photoshooting in Spagna e in Francia.

Chi vuoi ringraziare? Prima di tutto i miei genitori che credono
in me e mi aiutano sempre; poi la mia ragazza Federica che, oltre a venire a
surfare con me, mi fa anche tantissime belle foto in azione; poi Claudio del
Surfing Shop e tutti i miei sponsors.